
Ho scoperto l’esistenza della Libreria Sopra la Penna grazie a un mio collegamento LinkedIn e il 10 settembre 2022 mi sono recata di persona a vedere quel luogo da cui sono rimasta stregata al solo vederne le foto. Una folgorazione, seguita da un’esperienza fiabesca. Durante la mia visita tra tè, pasticcini e gatti bianchi, seduta su una Adirondack, ho scelto e poi acquistato due libri (Al contrario di Giuseppina Torregrossa e Adorazione di Alice Urciuolo). All’interno di uno di essi ho trovato il delizioso e profumato segnalibro di La libreria sulla collina di Alba Donati. L’acquerello in copertina è inconfondibile, si tratta proprio della Libreria sopra la Penna. Ovviamente l’ho ordinato e divorato. “Se tutto il mondo fosse così…” I giorni grandi di una piccola libreria, recita lo strillo sulla fascetta. In poco meno di duecento pagine Alba Donati ci racconta la nascita di “Una libreria microscopica in un paesino sperduto sulle colline toscane, ma portentosa come una scatola del tesoro”, intrecciandola con la propria storia intima e personale, passato e presente, emozioni e ricordi. Attenzione: il libro di Alba Donati è pericolosissimo per chi ama leggere e per chi, come me, tende a scegliere le proprie letture lasciandosi condurre da titoli citati in altri romanzi. Ogni capitolo di questo strepitoso diario termina infatti con l’elenco degli ordini della giornata; tra le pagine spuntano autori, romanzi, suggestioni innumerevoli e la wish list si allunga a dismisura. In confronto, la breve lista salvavita di La biblioteca dei giusti consigli di Sara Nisha Adams è l’opera di un dilettante. È facile provare empatia nei confronti di una voce narrante quando ti somiglia. Alla Libreria sopra la penna ho conosciuto Alba, senza sapere che fosse lei: ho avuto una concisa e superficiale conversazione con la persona e non con il personaggio. Abbiamo scambiato poche parole, invece adesso che ne ho letto la storia vorrei porle milioni di domande. Chissà se e cosa risponderebbe. In due aspetti siamo agli antipodi: Alba ama il giardino e i fiori, io ho il pollice nero capace di far schiattare anche le piante di plastica. Però abbiamo in comune un rapporto complicato con la madre, e abbiamo ricevuto dalle rispettive madri la medesima richiesta di morire tra le nostre braccia; naturalmente la nostra passione per i libri si avvicina alla venerazione ed entrambe utilizziamo il filo rosso di “un libro tira l’altro”; entrambe facciamo uso e abuso delle liste e dimostriamo una sorta di ossessivo-compulsività per quanto riguarda il diario, le date, gli orari e la sincronicità; ambedue consideriamo la letteratura in termini di non-fiction e sentiamo lenirsi le ferite dell’anima di fronte a un paesaggio che amiamo. Pur non avendo davvero parlato con Alba, ho potuto scoprire tutto questo (e molto altro) di lei leggendone il diario, pubblico e personale allo stesso tempo. Un diario che vi consiglio caldamente solo se siete disposti a rischiare. Rischiare cosa? Il crollo di ogni scetticismo toccando con mano, vedendo con gli occhi e con il cuore, come il sogno di vivere di libri, con i libri e per i libri si può realizzare.
Articolo di Greta Cerretti

“Leggo perché non so volare.”
Hai bisogno di un editing o di una valutazione? Richiedi un preventivo.
Leggendo si percepisce chiaramente che il libro giusto può trovarsi nel posto giusto!