Nato a Città del Capo nel 1940, J. M. Coetzee è stato insignito del Premio Nobel per la Letteratura nel 2003. Nei suoi saggi e romanzi, molto eterogenei, si staglia comunque netto il tema del post apartheid e in generale una profonda critica alla civiltà occidentale.
Perché dovremmo leggerlo? Inevitabilmente la cultura in cui un autore vive e si forma influenza il suo modo di scrivere. Il modo in cui possiamo imparare qualcosa del mondo passa proprio attraverso la lente di chi ha vissuto esperienze e realtà diverse dalle nostre. Nei romanzi di Coetzee è possibile non leggere alcun tratto autobiografico oppure considerare tutto una sorta di autobiografia: essere in un luogo senza appartenervi, appartenervi senza esserci. Se prestiamo sufficiente attenzione, la parola “soggettività” nel concetto di realtà brillerà nitida e inequivocabile.