Nato in Polonia nel 1893, l’autore collaborò con riviste e giornali polacchi e ucraini per poi trasferirsi definitivamente negli Stati Uniti nel 1934. Proprio il suo trasferimento descrive ne La Famiglia Karnowski la prospettiva inedita di coloro i quali sono sfuggiti in tempo dalla vecchia Europa per trovarsi in una realtà non necessariamente migliore o favorevole.
Perché dovremmo leggerlo? La famiglia Karnowksi ci insegna molto sul concetto di razzismo: perfino in seno alla medesima famiglia si genera l’etichetta distorta di ebreo di serie A e di serie B. Infine, allora, chi è “l’altro”? È qualcuno che percepiamo come diverso da noi. I ribaltamenti di prospettiva di questo romanzo sono infiniti, e attraverso le tre generazioni possiamo immedesimarci nel perseguitato e nel persecutore, comprendendo come nessuno di noi sia davvero esente da simili, pericolosi, meccanismi psicologici.