Come sappiamo bene, Elena Ferrante è lo pseudonimo di una scrittrice partenopea nata alla fine degli anni ’30 e che ha preferito restare in anonimato nonostante il successo planetario della sua opera. Di illazioni sulla sua vita, e sul perché intenda non manifestarsi, sono state molteplici ma di sicuro leggendo tra le righe dei suoi romanzi possiamo trovare palpabile una vita vissuta che corre parallela a quella di Elena, la voce narrante di questo capolavoro della letteratura moderna.
Perché dovremmo leggerlo? Leggere l’Amica Geniale significa attraversare la storia d’Italia dal dopoguerra, salendo dalla Campania fino alla Lombardia; significa scoprire cosa sia davvero la povertà, il femminismo, la difficoltà della donna di trovare un posto nel mondo come persona e non solo come madre e moglie; significa penetrare tutte le sfumature di un’amicizia, contemplando la possibilità di odiare e amare la propria migliore amica allo stesso tempo. Questo e molto altro. Aggiungo che leggere l’Amica Geniale significa accettare una voce narrante spesso disturbante, traboccante di pensieri sconvolgenti eppure onesti.