“Se ci si lega troppo forte a cose e persone, quando queste svaniscono, non se ne va forse anche una parte di noi stessi?”
Richard Bach, Un ponte sull’Eternità
Oggi inauguriamo il Calendario dell’Avvento Letterario 2022 con il romanzo di Richard Bach “Un ponte sull’eternità”.
“Se ti sei mai sentito solo in un mondo di stranieri, avendo perduto qualcuno che non hai mai incontrato, troverai un messaggio dal tuo amore in Un ponte sull’eternità.”
L’autore è nato il 23 giugno 1936 in Illinois. Ex pilota dell’aviazione militare americana, ha scritto diversi libri sul volo ma è stato il romanzo “Il gabbiano Jonathan Livingston” che gli ha fatto raggiungere un successo planetario, consacrandolo come autore cult per un paio di generazioni negli anni ’80 e ’90. Tuttavia è, a nostro avviso, “Un ponte sull’eternità” il romanzo più intenso e profondo di Richard Bach.
Perché dovremmo leggerlo?
“Un ponte sull’eternità” ci insegna l’amore, senza se e senza ma. Ci insegna la difficoltà di abbandonare il proprio Io per fonderlo con quello di un’altra persona, ci mostra il rapporto tra due individui come un’entità a sé da coltivare, innaffiare, potare se necessario. Richard e Leslie sono una coppia letteraria da cui imparare moltissimo, ed è difficile immaginare quel grande amore chiudersi con un divorzio nella vita reale. Difficile anche scindere l’autore dal narratore, ma qui Bach non ci chiede di compiere tale sforzo. Se non lo avete letto, mettete “Un ponte sull’eternità” nella vostra lista degli acquisti, magari natalizia; se lo avete già letto, rispolveratelo per scoprire quanta magica attualità si cela tra le pagine.
“Nonostante il dolore, sono felice di averti conosciuto in questa maniera speciale. Siamo entrambi individui migliori, dopo esserci toccati a vicenda.”